Mercato del Partenariato Pubblico e Privato nel Veneto: ecco i dati aggiornati

Le regioni italiane hanno la possibilità di avvalersi di innumerevoli diverse forme di Partenariato Pubblico Privato (PPP), che sono da considerarsi come un valido aiuto per la realizzazione di molte importanti opere. Le opere che è possibile realizzare sono relative al settore ad esempio dell’edilizia sociale, pubblica, sanitaria e dell’arredo urbano, ma anche al settore dell’energia, delle telecomunicazioni, dei trasporti, dei parcheggi e nonché ovviamente dell’erogazione dei servizi. Si tratta di forme di partenariato che possono aiutare le regioni a modificare insomma in modo intenso le loro città, rendendo possibile per la rete urbana diventare moderna e riuscire a migliorare per rispondere al meglio a quelle che sono le esigenze dei cittadini di oggi. Ma le regioni italiane sfruttano in modo adeguato le possibilità che il partenariato offre? A quanto pare la regione Veneto sì. 

È stato presentato proprio in questi giorni, presso l’Università Iuav di Venezia, l’ultimo rapporto sul Mercato del Partenariato Pubblico e Privato del Veneto. Questo rapporto nasce con l’obiettivo di fornire un quadro quanto più esaustivo possibile sulle strategie che sono state messe in atto nella regione Veneto in termini di partnership. Il progetto ha preso il via nel 2002 ed ha visto anche la nascita di una banca dati, che è regolarmente aggiornata però solo dal 2009, che permette di navigare tra i bandi e le iniziative del PPP in modo più semplice, agevolando le opere e i servizi in partnership. La banca dati è importante anche nella relazione con i cittadini, che hanno qui modo infatti di ottenere tutte le informazioni sulle partnership, per una comunicazione sempre trasparente e diretta. 

Il rapporto 2020 ha dimostrato che il Veneto è una tra le regioni italiane più attive per quanto concerne il PPP. Nella classifica, il Veneto si posiziona secondo con il 36% delle opere pubbliche italiane realizzate, per un valore totale di ben 11,9 miliardi di euro. La regione è riuscita a crescere in termini di partenariato soprattutto nel corso degli ultimi anni. Se nel 2018 infatti il Veneto aveva raggiunto 752 milioni complessivi, ecco che nel 2019 la regione è arrivata ad una cifra di ben 2,5 miliardi, una crescita forte che è stata trainata soprattutto dal settore energia e rifiuti. In questo settore infatti è stata data vita a iniziative che hanno visto un importo singolo superiore ai 50 milioni. Il ricorso al PPP è omogeneo all’interno della regione, iniziative di partenariato infatti sono state scelte dall’81% dei comuni. 

La gestione delle partnership non è certo semplice. Molti sono i bandi non aggiudicati, nel Veneto pari a circa il 12%. E anche in caso di bandi aggiudicati, non mancano di certo gli ostacoli, dato che i tempi di realizzazione sono spesso piuttosto lunghi e dato che c’è sempre la costante necessità di valutare con estrema attenzione i rischi e di avere una governance di alto livello. Nonostante la complessità, è senza dubbio ovvio che il PPP è uno strumento di fondamentale importanza per un territorio che vuole cambiare, che vuole far scendere in campo strategie che possono portarlo ad un netto miglioramento. 

Il miglioramento che è possibile ottenere grazie al PPP è relativo a molti diversi punti di vista, un miglioramento economico e lavorativo, un miglioramento della coesione all’interno della comunità, della qualità della vita dei singoli. Non solo, il PPP permette ad ogni città di diventare sempre più sostenibile e offre all’intera regione una maggiore competitività, garantendo così anche maggiori opportunità per il futuro, così che i giovani possano trovarsi un giorno tra le mani delle città adatte a loro. 

Dopo un passato di incomunicabilità, di mancata trasparenza e di iniziative che non riuscivano a portare alcun beneficio, ecco che finalmente qualcosa nella regione Veneto sta cambiando. La speranza è che il Veneto continui su questa strada e faccia anche magari da traino alle altre regioni italiane.